· 

Poland Breslau 2016

Foto e testo Paolo Baraldi

 

 

Si è da poco conclusa la Poland Breslau 2016; una gara che è riuscita a superare per bellezza ed adrenalina la sua fama e la sua leggenda. Lungo gli impegnativi sterrati polacchi 153 teams provenienti da tutta Europa si sono dati battaglia per vincere la più importante gara europea di fuoristrada.

Terminata appena in tempo la più grande manovra della Nato, ovvero l’esercitazione Anakonda, dai tempi della Guerra Fredda, il vasto poligono militare polacco di Drawsko Pomorskie, sgombro dai carri armati e dalle truppe di terra ed aria dell’Alleanza Atlantica guidate formalmente dal locale generale Marek Tomaszycki ma in realtà dirette dal Comando Europa (Eucom) degli Stati Uniti, ha potuto ospitare i 153 teams, provenienti da tutta Europa, per le grandi “manovre” della Poland Breslau che si è svolta dal 2 al 9 luglio.


Il programma dell’edizione 2016 ha previsto quasi 2000 km di gara con tre grandi campi: Drawsko Pomorskie, Borne Sulinovo e Biedrusko. Il tracciato, differente per le due categorie Cross Country ed Extreme, si è svolto prevalentemente all’interno dei tre poligoni militari con le tappe di trasferimento effettuate attraverso le vaste foreste della Polonia. L’organizzatore Alexander Kovatchev, coadiuvato dal suo efficiente team di lavoro, ha saputo inserire nella gara tutti gli ingredienti che hanno reso la Breslau una leggenda e la più importante gara europea di fuoristrada. Non sono mancate quindi le grandi fangaie ed i profondi guadi per gli Extreme e le veloci piste tecniche e navigate per i Cross Country. Tutto questo, insieme ad una perfetta organizzazione, ormai ben oliata da anni, ha fatto si che la Poland Breslau 2016 sarà ricordata da tutti come una tra le migliori e più belle edizioni di sempre di questa gara. 


In tutte le differenti categorie, moto – quad – side by side – auto – camion, il risultato finale è stato incerto ed aperto sino all’ultima prova speciale; infatti durante l’intera settimana abbiamo assistito ad un continuo ribaltamento della classifica generale, con differenti vincitori di tappa, che ha realmente reso interessante ed adrenalinica questa corsa. Le sorti degli equipaggi e quindi il podio si è deciso nell’ultima giornata di gara a Biedrusko che non è certo stata una “sfilata” per i concorrenti. In quest’ultima tappa sono state inserite nel percorso tutte le insidie possibili ed immaginabili ed i pretendenti al gradino più alto del podio hanno dovuto sudare le fatidiche “sette camicie” per potersi fregiare del titolo di vincitori della Poland Breslau 2016.


Per le moto, nella categoria Cross Country ha vinto il polacco  Piotr Krasuski su KTM 530 EXC, mentre nella categoria Extreme ha primeggiato il tedesco Mirco Andreae su KTM EXC M-EX. Tra i quad ha dominato la Polonia con Andezej Pieron su Can-Am Renegade 1000 tra i Cross Country e Remigiusz Kusy, su Polaris Scrambler 1000 XP, negli Extreme. La Francia ha vinto sia nei side by side Cross Country che negli Extreme con rispettivamente Benoit Lepietre/Laurent Chastaingt e Bruno/Magalie Berthelier; entrambi i teams su Polaris RZR 900.

Nelle auto, gli olandesi Lion Van Loon e Wouter De Graaff, su Toyota Pro-Rav 4, hanno vinto la Cross Country mentre i polacchi Andrzejewski Jaroslaw e Radomski Maciel hanno vinto nella categoria Extreme.

Lion Van Loon e Wouter De Graaff
Lion Van Loon e Wouter De Graaff
Andrzejewski Jaroslaw e Radomski Maciel
Andrzejewski Jaroslaw e Radomski Maciel

Arrivano dal Belgio Oris Peumans e Maarten De Boer, su Unimog, vincitori tra i camion Extreme sotto le 3.5T, invece nei camion Extreme sopra le 3.5T la vittoria è andata all’Olanda con Ton Stoker e Jan Elzen su Iveco Eurotrakker.

Oris Peumans e Maarten De Boer
Oris Peumans e Maarten De Boer
Ton Stoker e Jan Elzen
Ton Stoker e Jan Elzen

Infine, tra i grandi camion categoria Cross Country, la vittoria è andata ai tedeschi Tilo Sueptitz e Rene Steinbach a bordo del bel e performante Kamaz 4911.

Tilo Sueptitz e Rene Steinbach
Tilo Sueptitz e Rene Steinbach
Tilo Sueptitz e Rene Steinbach
Tilo Sueptitz e Rene Steinbach

Nella griglia di partenza quest’anno abbiamo trovato con piacere due teams italiani: il veterano della Breslau Marino Mutti navigato da Roberto Zambelli su Unimog tra i Trucks sotto le 3.5T e Marcello Ferri Cataldi, Daniele Barusso e Luca Lelli su Astra 8x8 nei camion sopra le 305T. Mutti è partito molto bene con un terzo posto nella prima giornata di gara, seguito poi da un nono della seconda e da un sesto nella terza giornata per poi doversi ritirare nella quarta tappa per un’importante rottura del telaio. Cataldi e Barusso, alla loro prima esperienza alla Breslau ed arrivati in Polonia su strada con il camion da gara, hanno faticato a prendere il ritmo in questa impegnativa corsa sino al ritiro avvenuto per problemi meccanici. Ad entrambi i teams va tutto il nostro rispetto per averci provato e per essersi messi in gioco in una categoria, quella dei camion, non certo facile.

Marino Mutti e Roberto Zambelli
Marino Mutti e Roberto Zambelli
Marcello Ferri Cataldi, Daniele Barusso e Luca Lelli
Marcello Ferri Cataldi, Daniele Barusso e Luca Lelli
Marino Mutti e Roberto Zambelli
Marino Mutti e Roberto Zambelli
Marcello Ferri Cataldi, Daniele Barusso e Luca Lelli
Marcello Ferri Cataldi, Daniele Barusso e Luca Lelli

A sipario abbassato, il bilancio su questa Poland Breslau è più che positivo: splendida gara con percorsi al di sopra delle aspettative ed organizzazione veramente professionale e competente. Ma quello che rende ancora più bella ed affascinante la Breslau è che, nonostante il continuo progresso tecnico dei mezzi in gara e con teams professionali, tutti ma veramente tutti possono aspirare al podio. Ne sono dimostrazione due equipaggi tedeschi: i fratelli Matthias e Martin Hertwig secondi tra le auto Extreme con il loro piccolo Suzuki Samurai che ha saputo tenere testa ai potenti prototipi polacchi e Jan Loeffel e Ralf Abbt arrivati terzi nelle auto Cross Country con un Suzuki Jimny che ha saputo stare al passo di un potente prototipo Toyota e di una veloce Nemesis. Questo la dice lunga sulla Poland Breslau che non è certo una gara dove conta solo la velocità e la potenza ma sono altrettanto importanti l’affidabilità, la costanza ed un buon lavoro di equipe tra pilota e navigatore.

Matthias e Martin Hertwig secondi tra le auto Extreme con il loro piccolo Suzuki Samurai
Matthias e Martin Hertwig secondi tra le auto Extreme con il loro piccolo Suzuki Samurai
Jan Loeffel e Ralf Abbt terzi nelle auto Cross Country con un Suzuki Jimny
Jan Loeffel e Ralf Abbt terzi nelle auto Cross Country con un Suzuki Jimny

Per vivere ancora una vola queste belle emozioni, l’appuntamento è in Bulgaria per la Balkan Offorad e la Balkan Classic che si svolgeranno dal 10 al 17  settembre; da Ancona con il traghetto per Igoumenitsa, la strada è veramente breve per Sofia dove davanti alla centralissima cattedrale Alexander Nevsky si inaugurerà le sesta edizione  della più bella ed importante gara balcanica di fuoristrada.

 

LINK CORRELATI

- Balkan Offroad 2015

- Balkan Classic 2016