Foto e testo di Paolo Baraldi
Dopo una lunga e massacrante settimana di gara con 2148 km percorsi per la classe Cross Country e 1652 km percorsi per la categoria Extreme, la Poland Breslau 2015 ha scritto un altro significativo capitolo nel libro del fuoristrada internazionale.
Sempre alla ricerca di un miglioramento rispetto alle edizioni precedenti, l’organizzatore e direttore di gara Alexander Kovatchev per quest’anno ha voluto dedicarsi a fondo alla categoria Cross Country ed in particolare alle moto per dar loro un percorso all’altezza delle più blasonate competizioni internazionali di enduro. Il risultato è stato raggiunto con successo; ora gli enduristi hanno una nuova corsa espressamente disegnata per loro senza più doversi confrontare con il fango e i profondi guadi degli scorsi anni. Tracciato veloce apprezzato anche dalle autovetture e dai camion che hanno dato spettacolo lungo le piste tedesche e polacche. La Breslau è comunque nata ed è diventata famosa per le sue impossibili fangaie ed i suoi attraversamenti di fiumi; le auto e i camion della classe Extreme hanno avuto quello che desideravano con un road book che li ha portati a confrontarsi con le insidie di un tracciato degno di una competizione leggendaria e difficile come la Breslau.
I partecipanti alla Poland Breslau2015, svoltasi dal 27 giugno al 4 luglio, si sono ritrovati per la partenza della gara in Germania a pochi chilometri da Lipzia. Il primo campo è stato allestito all’interno della vasta miniera a cielo aperto di Profen, divenuta famosa per la Baja Deutschland. Qui dopo le verifiche tecniche, sono andate in scena le prime due tappe in un’ambientazione lunare che ha reso ancora più particolare questo inizio di gara. Lunedì, durante il trasferimento verso il primo bivacco polacco, la carovana della Breslau ha fatto tappa a Senftenberg per un tuffo emozionante nella storia di questa corsa. Erano più di dieci anni che qui non si svolgeva una speciale della Breslau! Nonostante le numerose difficoltà burocratiche, Alexander Kovatchev ha fortemente voluto questa location per mantenere forte il legame con la storia e la tradizione di questo rallye. A Senftenberg, siamo stati testimoni di una prova speciale adrenalinica dove tutti hanno trovato il percorso adatto alla loro categoria.
Nella notte, a Biedrusko per concludere la giornata alla grande, è andata in scena la Lazer Light Challenge su di un tracciato di 72 km che ha tuffato gli equipaggi in gara nella vera atmosfera della Poland Breslau.
Da qui, bivacco dopo bivacco, è stato un’escalation di adrenalina con prove speciali sempre più impegnative ed immerse nel fantastico paesaggio della Polonia. I Cross Country e gli Extreme hanno avuto anche più di quello che si aspettavano e tutti hanno lottato a denti stretti per arrivare all’ultimo giorno di gara e per cercare di ottenere il miglior piazzamento possibile. A Drawsko Pomorski, ultimo campo, nell’ultimo giorno di questa Breslau, la prova speciale, come l’anno scorso, è stata dedicata alla memoria di Klaus Leihener fondatore del Rallye Breslau.
Jim Marsden (UK) e Wayne Smith (AUS) del Team Gigglepin hanno dominato tutta la gara vincendo ogni prova speciale tranne che la notturna; Jim e Wayne dopo quattro tentativi nelle scorse edizioni si sono meritatamente portati a casa questo importante successo vincendo nella categoria Car Extreme. Al secondo e terzo posto, rispettivamente i francesi Daniel Boiteux navigato da Yves Maures e Jerome e Antoine Meuret. Nelle auto Corss Crountry la lotta è stata molto serrata tra tutti gli equipaggi; alla fine solo in tre erano in lizza per il podio e l’equipaggio tedesco composto da padre e figlio ha avuto la meglio sui due team israeliani. Franck e Stephan Stensky, dopo otto tentativi, quest’anno sono riusciti a conquistare l’alloro nella Breslau e nella categoria a loro più congeniale: la Cross Country. Al secondo posto troviamo Aviv Kadshai (ISR) e Izhar Armony (USA) ed al terzo l’equipaggio israeliano, vincitore della scorsa Balkan Breslau, Raz Heymann e Hillel Segal che in Polonia ha dovuto fare i conti con alcune noie meccaniche.
Di seguito gli altri risultati categoria per categoria. Negli Extreme, tra i quad ha vinto il polacco Remigiusz Kusy, tra i gli SSV i tedeschi Hans Schoenmaker e Dennis Lippelt, tra gli Small Truck Alfred Wemhoff e Simon Meintema e nei Big Truck i polacchi Krzysztof Ostaszewski, Lukasz Piasecki e Slawomir Papaj.
Nella Cross Country tra i quad ha vinto Nicholas Harkjaer, negli SSV i tedeschi Florian Meier e Manuel Menzel, negli Small Truck Hanspeter Karches e Brend Regensburger e nei Big Truck i teutonici Tom Heuer, Marco Richter e Tobias Henschel.
Nelle moto Enduro Cross Country ha vinto l’olandese Van Bergeijk Henno. Sul sito ufficiale della Breslau è possibile visualizzare tutte le classifiche complete (clicca qui per le classifiche complete).
Alla Poland Breslau ha partecipato per la sua quinta volta e come porta colori di OFFROAD Lifestyle l’italiano Marino Mutti navigato da Roberto Zambelli. Quest’anno Marino non è stato molto fortunato e solo dopo due giorni di spettacolare gara, una rottura lo ha costretto al ritiro. Complimenti a Marino e Roberto per la loro tenacia e caparbietà!
Archiviata questa elettrizzante Poland Breslau, ora le attenzioni di tutti sono rivolte alla quinta edizione della Balkan Offroad, il cui motto è: 5 anni di rally, 5 montagne da attraversare! che si svolgerà in Bulgaria dal 19 al 26 settembre; siamo tutti curiosi di vedere cosa ci aspetta quest’anno in questa splendida terra.