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M'Hamid Express 2017

Foto e testo di Paolo Baraldi

 

 

Dal 22 al 27 gennaio a M'Hamid, nel profondo sud del Marocco, si è svolta l'ottava edizione della M'Hamid Express con in gara 63 equipaggi. Ecco il nostro resoconto!

M’Hamid, l’ultima frontiera civilizzata prima del nulla, l’ultimo baluardo umano prima del grande deserto un tempo importante punto di sosta per le carovane di dromedari in viaggio verso la mitica TImbuctù e che oggi hanno lasciato le loro piste a disposizione dei moderni carovanieri motorizzati che, dopo la fine della Strada Nazionale n 9, si addentrano nel Sahara per raggiungere l’affascinante Erg Chegaga. M’Hamid El Ghizlane è un piccolo villaggio nella regione marocchina di Zagora e con Merzouga è una delle due principali porte d’ingresso nel Sahara. Il maestoso Draaa, il fiume spesso in secca che con i suoi 1100 km attraversa gran parte del Marocco, qui disegna una grande ansa, chiamata Hamada du Draa dove hamada in arabo significa gomito, che segna il confine verso il Sahara.

Proprio qui, lontano da tutto e da tutti, da qualche anno il francese Benoit Delmas si è trasferito qui  per seguire il suo sogno fatto di motori e di dune. Tra le sue varie attività legate al mondo del fuoristrada, Benoit è anche organizzatore di gare ed a gennaio lo abbiamo raggiunto per seguire l’ottava edizione della M’Hamid Express; una corsa partita quasi in sordina “fatta per degli amici”, come ricorda l’organizzatore, “che poi non sono venuti”. Nonostante i 63 veicoli in gara, molti dei quali molto performanti, la manifestazione non ha perso lo spirito di un tempo che l’ha fatta nascere: l’uomo con le sue emozioni e paure che si mette a confronto con il grande deserto. Dal 22 al 27 gennaio, i partecipanti alla gara hanno avuto modo, durante le cinque tappe, di assaggiare non solo le imponenti dune di Chegaga ma anche le dure piste e gli insidiosi oued che caratterizzano quest’area.

Marc Foubert e Stéphane Mellenthin, a bordo di un Tomcat V8, hanno vinto tra le auto, seguiti da Michel Salvatore e Alain Coquelle su Springbok Sadev e con in terza posizione, a bordo di un bel Toyota 80, Yvan Pierre Dard e Isabelle Schlatter. Tra gli SSV la vittoria è andata a Loïc Frebourg e Bernard Teffot su Polaris RZR 1000 mentre tra i quad/moto ha vinto Nicolas Pujol.

I vincitori Marc Foubert e Stéphane Mellenthin
I vincitori Marc Foubert e Stéphane Mellenthin
Loïc Frebourg e Bernard Teffot vincitori SSV
Loïc Frebourg e Bernard Teffot vincitori SSV
Nicolas Pujol vincitore quad/moto
Nicolas Pujol vincitore quad/moto

Se a livello sportivo questo è stato il podio, i veri vincitori della M’Hamid Express sono stati tutti i partecipanti che sono scesi nel sud del Marocco per seguire la loro passione e per dimostrare che il nostro sport non è fatto solo di prestazioni e di ottimi risultati ma di persone che desiderano condividere con gli altri emozioni e avventure. L’italiano Fabrizio Baron, navigato da Marco Tamborini, ne è un eloquente esempio ed anche se il suo 4x4 lo ha abbandonato sulle dune impedendogli di arrivare al traguardo finale, per lui l’importante è stato vivere e condividere questa esperienza con il suo amico d’infanzia.

QUI la classifica completa.