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La Porsche 911 si dà al fuoristrada con il nuovo modello Dakar

La nuova Porsche 911 Dakar, presentata al salone dell’auto di Los Angeles, verrà prodotta in 2.500 unità e si distingue per una serie di modifiche che la rendono adatta all’off-road. Questo esclusivo modello non si limita a testimoniare le infinite potenzialità della Porsche 911, ma rievoca anche la prima vittoria assoluta di Porsche alla Parigi-Dakar del 1984.

porsche 911 dakar

Al salone dell’auto di Los Angeles, Porsche ha presentato la nuova 911 Dakar, la declinazione off-road della nota sportiva tedesca. La produzione sarà limitata a soli 2.500 unità, con consegne dalla primavera del 2023. La Porsche 911 Dakar, che si distingue per una serie di modifiche estetiche e tecniche, che la rendono idonea per il fuoristrada, va a rievocare la prima vittoria della Porsche nel rally Parigi-Dakar del 1984.

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Per celebrare questo importante evento della storia di Porsche, la 911 Dakar viene proposta anche con il Rallye Design Package (optional), che prevede livrea bicolore bianco/blu che ricorda quella della vettura vittoriosa in gara.

Una potenza dirompente su qualsiasi fondo stradale per la Porsche 911 Dakar

A spingere la Porsche 911 Dakar troviamo un boxer 6 cilindri biturbo di 3 litri che eroga 480 cavalli con una coppia di 570 NM, in grado portarla da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e con una velocità massima di 240 km/h. Il cambio è l’automatico PDK a doppia frizione con otto rapporti abbinato alla trazione integrale. La dotazione di serie comprende anche le ruote sterzanti posteriori, i supporti motore della 911 GT3 e la stabilizzazione antirollio PDCC. Le prestazioni in fuoristrada sono garantite da due nuove modalità di guida (Rallye e Off Road), selezionabili tramite il rotore sul volante. La modalità Rallye è ideale per i fondi sconnessi e irregolari e prevede la trazione integrale posteriore. In modalità Off Road l'assetto rialzato si attiva automaticamente; la modalità è progettata per ottenere la massima trazione su terreni difficili e sulla sabbia. Entrambe le nuove modalità di guida sono dotate anche del nuovo Rallye Launch Control, che consente un'accelerazione super anche su superfici sconnesse, e permette uno slittamento delle ruote di circa il 20%.

Altezza da terra maggiorata, pneumatici Pirelli offroad e sospensioni sportive

La nuova Porsche 911 Dakar ha un’altezza da terra superiore di 5 cm rispetto a una Carrera con sospensioni sportive. Tuttavia, il sistema di sollevamento (di serie) può alzare l’auto di altri 3 cm, per un’altezza complessiva che può essere paragonata a quella di un moderno suv. Il sistema di sollevamento non viene utilizzato solo per superare ostacoli o per affrontare tratti di terreno più complessi, ma è una parte integrante del telaio, che è stato modificato.

 

La nuova Porsche 911 Dakar è equipaggiata con pneumatici Scorpion All Terrain Plus della Pirelli (245/45 ZR R19 all'anteriore e 295/40 ZR R20 al posteriore), progettati per garantire ottime prestazioni anche nelle condizioni off-road più impegnative.

Estetica esterna che richiama il DNA offroad

Esteticamente la Porsche 911 Dakar si distingue per lo spoiler posteriore leggero e fisso in plastica e carbonio, oltre che per il cofano anteriore nello stesso materiale, dotato di vistose prese d'aria (è ripreso dalla 911 GT3). Sono presenti anche dettagli off-road come i ganci di traino in alluminio rosso nella parte anteriore e posteriore, i passaruota e i brancardi allargati e gli elementi di protezione in acciaio inossidabile sui brancardi anteriori, posteriori e laterali. Anche le prese d'aria laterali, presenti nel frontale ridisegnato sono protette da griglie in acciaio.

 

Specifico anche il tetto della Porsche 911 Dakar, che monta un portapacchi con una capacità di carico di 42 kg, una presa di corrente a 12 volt, e fari a led.

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Pacchetto Rallye Design che richiama lo stile della vettura vincitrice della Parigi-Dakar del 1984

La base del pacchetto opzionale Rallye Design di Porsche Exclusive Manufaktur è la finitura bicolore Bianco/Blu Genziana metallizzato. Questa combinazione di verniciatura e wrapping bicolore su un modello standard è una novità assoluta per Porsche. Il cliente può scegliere un numero di gara individuale compreso tra 1 e 999 da apporre sulla fiancata della vettura. Oltre alle strisce decorative in rosso e oro, la 911 Dakar con pacchetto Rallye Design - che ripropone l'estetica della vettura vincitrice della Parigi-Dakar del 1984 - presenta anche il logo "Roughroads" sulle portiere.

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911 Dakar 2023 08

Questo termine è un marchio registrato e rimanda al concetto della 911 Dakar e alla sua idoneità alla guida in fuoristrada. Come optional è disponibile il pacchetto Rallye Sport con barra antiribaltamento, cinture di sicurezza a sei punti ed estintore. Chi acquista la 911 Dakar può ordinare in esclusiva i cronografi Porsche Design Chronograph 1 - 911 Dakar o Chronograph 1 - 911 Dakar Rallye Design Edition a corredo della propria vettura. La particolarità di questi segna-tempo è la cassa, per la prima volta realizzata in carburo di titanio, leggero e particolarmente resistente ai graffi.

La storia della Porsche 911 Dakar

Dagli Anni '60 ad oggi, la sportiva offroad ha una lunga tradizione alle spalle.

 

La Porsche 911 Dakar omaggia i trascorsi del marchio nei rally raid. E' un'occasione per guardare indietro nel tempo e ricordare i tempi in cui la Porsche 911 era messa alla prova anche fuori strada.

 

Già nel 1967, Vic Elford partecipò al Rally di Monte Carlo con una Porsche 911 S e ottenne il terzo posto assoluto. L'anno dopo primeggiò con una Porsche 911 T da 170 CV e furono costruite tre Porsche 911 S appositamente rinforzate per il folle rally "Londra-Sydney".

 

- Gli Anni '70

 

Dieci anni dopo, siamo nel 1978 e il team di fabbrica partecipa con due 911 SC al Safari Rally in Africa orientale. La sfida consiste nel superare 5.000 chilometri di piste durissime, sotto un caldo torrido e una pioggia torrenziale. Le condizioni estreme si fanno sentire: solo 13 su 72 team vedono il traguardo. Martini Racing Porsche System Engineering ha come piloti lo svedese Björn Waldegaard (numero di partenza 5) e il keniano Vic Preston jr. (numero di partenza 14).

     

Le 911 SC sono ben equipaggiate con 28 centimetri di altezza da terra, sospensioni a corsa molto lunga, protezione sottoscocca, carrozzeria rinforzata e telaio speciale. Nonostante la pesante carrozzeria Safari, il serbatoio della benzina da 110 litri, i 16 litri di acqua e i 20 litri di olio a bordo, la Porsche è relativamente leggera, con un peso di circa 1.250 chilogrammi.

 

Il collaudato tre litri ad aspirazione naturale 911/77 da 250 CV, che equipaggia le 911 RS e RSR dal 1974/75, funziona nella parte posteriore. Una protezione antincastro in alluminio dello spessore di sei millimetri corre dalla parte anteriore a quella posteriore. La carrozzeria e il telaio sono rinforzati, i forcelloni posteriori in alluminio fuso sono blindati con due strati di vetroresina e lamiera d'acciaio da 1,5 millimetri.

 

La frizione è stata modificata per un uso intensivo, Kussmaul ha dotato il cambio di un radiatore dell'olio supplementare e di una quinta marcia leggermente allungata. I massicci tergicristalli proteggono le pinze dei freni in acciaio dal fango, che le ha levigate durante i test drive in Kenya.

 

Waldegaard è in testa all'inizio, ma cede per problemi al retrotreno e termina la gara del campionato del mondo al quarto posto. Preston jr. sembra il possibile vincitore, ma finisce secondo dopo aver danneggiato l'albero di trasmissione. Per la terza volta, dopo il 1972 e il 1974, un pilota Porsche sale sul secondo gradino del podio a Nairobi e, per il momento, è l'ultima apparizione di Porsche al Safari.

 

- Gli Anni '80

 

Negli Anni '80, Porsche si dedica all'evento che dà il nome alla futura 911 Dakar, il Rally Parigi-Dakar. Peter Falk è il direttore di gara due vittorie assolute nel Rally Parigi-Dakar, una nel 1984 e una nel 1986, sono un ulteriore punto di forza della sua carriera.

 

"Sono sempre stato un appassionato di rally, uno che sa guidare non solo su belle strade asfaltate. Per me è sempre stato importante che un'auto fosse buona anche in fuoristrada", dice Falk, un fan dichiarato della trazione integrale. Insieme al suo team, guidato dal tecnico Roland Kussmaul, Falk sviluppa in meno di un anno la 911 Carrera 3.2 4x4, chiamata internamente 953, per il Rally Parigi-Dakar.

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Porsche 911 3.2 4x4 alla Paris-Dakar del 1984

La 953 è basata sulla serie G della 911 ed è dotata di un sei cilindri da 3,2 litri con compressione ridotta per gestire un carburante di qualità inferiore. La vera differenza, tuttavia, si trova più in basso: il cuore della 953 è un nuovo sistema di trazione integrale che trasferisce la potenza all'asse anteriore e a quello posteriore con un rapporto di 31:69. Il veicolo è inoltre dotato di un differenziale centrale bloccabile manualmente.

 

Per il percorso di 14.000 chilometri attraverso alcune delle regioni più dure e inospitali del pianeta, Porsche ha anche aumentato la corsa delle sospensioni a 270 millimetri e ha montato una sospensione a doppio braccio oscillante con due ammortizzatori all'anteriore e un assale rinforzato con molle elicoidali supplementari al posteriore. La carrozzeria è stata massicciamente rinforzata con una gabbia d'acciaio saldata.

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Porsche 911 3.2 4x4 -953- Dakar (1984)

Le porte, il tetto, i parafanghi anteriori e tutti i finestrini, tranne il parabrezza, sono stati realizzati in policarbonato (plastica) per risparmiare peso. Poiché nella Parigi-Dakar si devono percorrere ogni giorno distanze enormi, gli ingegneri Porsche hanno anche installato un serbatoio da 120 litri nel bagagliaio anteriore e un ulteriore serbatoio da 150 litri dietro il sedile del conducente.

 

I veterani francesi dei rally, René Metge e il suo copilota Dominique Lemoyne, portano alla vittoria la 911 radicalmente nuova alla sua prima apparizione. È la prima volta nella storia della Parigi-Dakar che vince un'auto sportiva.

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Porsche 959 Paris-Dakar (1986)

La Porsche 959 inizia il suo percorso trionfale sui rally e circuiti nel 1985 come vettore tecnologico e auto di serie più veloce al mondo, limitata a 292 esemplari. Il motore boxer a sei cilindri da 2,85 litri produce 450 CV grazie all'innovativa carica a registro e all'intercooler, uno sviluppo interno di Porsche. La potenza è trasmessa da un cambio a sei rapporti e da una trazione integrale transaxle a controllo elettronico, testata sulla Porsche 953 vincitrice del Rally Parigi-Dakar del 1984. Nel 1986, la versione da rally della 959 vince la Parigi-Dakar.

 

- Gli anni 2000

 

Nel 2012 nasce la 911 Vision Safari, ma Porsche aspetta il 2020 per presentarla. Si tratta di un prototipo guidabile, utilizzato sulla superficie ghiaiosa dell'impianto di prova dell'azienda a Weissach e il capo progettista, Michael Mauer, dice di lei: "Raramente mi sono divertito così tanto prima d'ora!".

 

- Eccoci al 2022

 

Porsche presenta al Salone di Los Angeles la 911 Dakar, prodotta in 2.500 unità per omaggiare i trascorsi del marchio nei rally raid con look e sospensioni da SUV e qualcosa della GT3. Un'auto sportiva da offroad, capace quindi di far convivere desideri opposti.

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La nuova Porsche 911 Dakar