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Il ritorno del Defender, ma non con Land Rover

Grazie ad un magnate inglese, la Defender, come la intendono i veri fuori stradisti, potrebbe ritornare. Anche se il progetto di Jim Ratcliffe non piace a JLR, l’interesse è alto. La Ineos Automotive prevede una produzione di 25mila auto l’anno.

Jim Ratcliffe non l’ha presa bene la decisione da parte di Land Rover di chiudere la produzione del suo leggendario 4x4. Così, il miliardario inglese ha deciso di investire di tasca sua per realizzare un mezzo fuoristrada ispirato al mitico “mulo” che ha ancora tanti fan in tutto il mondo. Non è una fake news visto che Ratcliffe ha stanziato oltre 700 milioni di euro per questa operazione.

 

Ratcliffe dopo avere fondato la Ineos e averla resa un colosso della chimica, è diventato il 30esimo uomo più ricco del mondo secondo la classifica di Forbes. Nato ingegnere, poi divenuto industriale e finanziere, ha 65 anni ed è tuttora attivo come presidente e amministratore delegato del gruppo. Ma a Jim Ratcliffe gli piace buttarsi in avventure automobilistiche fuoristrada, passione che ha sempre praticato con il suo Defender. Ora che Land Rover non ne produrrà più, almeno come i fuori stradisti la intendono, ha deciso di investire 650 milioni di sterline (circa 730 milioni di euro) per produrre un’auto fuoristrada che ne ricalchi i principi e si imponga come il 4×4 perfetto.

Il nuovo Defender di Ratcliffe si chiamerà Grenadier.

Per perseguire la sua idea e dimostrarne la sua serietà, Ratcliffe ha creato la Ineos Automotive, una costola della sua azienda che avrà come scopo la trasformazione in realtà del “nuovo Defender” che potrebbe chiamarsi Grenadier. Tutta l’operazione ha infatti il nome di Projekt Grenadier.  Il magnate inglese ha ingaggiato come CEO Dirk Heilmann, ingegnere a lui fedele (15 anni in Ineos), che ha subito dichiarato l’obiettivo di “creare la migliore 4×4 del mondo”. La prima mossa è stata quella di individuare il sito in cui avviare la produzione che si prevede in 25mila auto l’anno.

 

I piani di Jim sono quindi la costruzione di un moderno "Defender" che rende omaggio all'originale, ma con una qualità costruttiva di gran lunga superiore, una sicurezza moderna e motori moderni; un 4×4 che susciterebbe l’interesse di tutti gli amanti del Defender.

 

Jim e Ineos con i loro piani non hanno entusiasmato Land Rover, con JLR che rifiuta loro i diritti sul Defender e sta cercando di “Trademark the Defender” per fermare questo progetto. Ma nonostante l'irritazione di Land Rover, le profonde tasche di Jim Radcliffe sembrano vincere la partita e Ineos ha ora annunciato la nomina dell'ex controllata Mercedes-Benz, la MBtech, per disegnare e progettare il nuovo 'Defender'.

 

MBtech continua a ottenere la maggior parte del suo lavoro da Mercedes - ma collabora anche con aziende come BMW e Porsche - e porterà avanti anche il Projekt Grenadier di Ineos dai concept di progettazione iniziali ad un veicolo completamente ingegnerizzato grazie a 200 ingegneri che a Stoccarda sono dedicati a questo progetto.

 

Henry Kohlstruck, MBtech MD, ha dichiarato: “tutti noi di MBtech non vediamo l'ora di essere coinvolti in questa opportunità di sviluppare un fuoristrada davvero intransigente. Nei prossimi sei mesi inizieremo il vero lavoro, prendendo in considerazione tutte le variabili di progettazione. Le nostre competenze chiave riguardano lo sviluppo di SUV e 4x4, e siamo davvero entusiasti di ricevere tale libertà e responsabilità per contribuire a completare un fantastico progetto automobilistico.”